L’unica cosa che si capisce dalle parole di Draghi oggi è che è in corso, all’interno della Bce e tra i governi, la faticosa ricerca di un compromesso, forse ancora non vicino.
In linea di principio la questione degli aiuti antispread è passata. In pratica dire, come ha detto Draghi, che saranno i fondi salvastati , efsf e Esm, a farsene carico significa rinviare a settembre, dopo il pronunciamento della Corte Costituzionale tedesca, la partenza reale di questo meccanismo (dato che l’Efsf è già in gran parte impegnato).
Rifiutando la licenza bancaria all’Esm di fatto Draghi ha chiarito che la Bce non stamperà moneta per contrastare la speculazione.
E che la richiesta di aiuti da parte dei paesi in crisi sarà legata a condizionalità stringenti. In pratica Spagna e Italia dovranno sottostare alle indicazioni della Bce.
La Bundesbank, in sostanza, con oggi mi pare aver vinto. La crisi dell’euro continua.