Il nemico dentro

 

L’Italia di questo agosto 2012, anno di crisi profonda e di primo tentativo di intaccare gli “equilibri” storici di un paese costretto a trasferire il 25% del suo Pil all’illegalità, organizzata o meno,  non è sotto attacco dalla speculazione, ma soprattutto dal suo storico nemico interno. Spietato, che usa armi antiche e vigliacche come il fuoco.

Incendi ovunque, ma non sono eventi naturali:

Mentre questa settimana l’anticiclone africano aggredisce il Centro-Sud, è allerta per gli incendi.
Gli incendiari scelgono infatti i giorni più caldi per colpire, certi che il fuoco potrà propagarsi con maggiore facilità ed essere più distruttivo.

Le statistiche dicono che circa il 70% degli incendi è di origine dolosa, ma probabilmente la percentuale andrebbe rivista al rialzo. Nonostante dal 2000 sia stato introdotto in Italia il reato di incendio boschivo, la difficoltà di cogliere l’incendiario in flagranza fa sì che la maggior parte dei reati rimanga impunita.

Il Corpo forestale dello Stato ha reso noti i dati sugli incendi boschivi relativi al primo semestre 2012: rispetto all’anno precedente si è verificato circa il 76% in più di incendi, mentre più contenuto risulta l’aumento delle superfici colpite (circa il 57% in più rispetto all’anno precedente). Rispetto al 2011 si registra in particolare un significativo incremento (+94%) delle superfici boscate rispetto a quelle non boscate (+12%). Ancora più sensibile è l’aumento del numero di incendi e di superficie percorsa dal fuoco se lo si confronta con il dato medio del triennio precedente: circa il 150% di aumento.

………..

Le regioni dove gli incendi estivi costituiscono un vero dramma sono purtroppo sempre le stesse: Sicilia, Campania, Calabria, Lazio e Puglia. Non a caso sono le regioni in cui la presenza della criminalità organizzata è più radicata e sono molteplici gli interessi a dare fuoco a boschi o campi coltivati.
«Nei giorni scorsi il tentativo di incendio sugli aranceti nel trapanese: cinque ettari di legumi distrutti a Isola Capo Rizzuto in Calabria, qualche giorno fa sono stati bruciati dodici ettari di grano a Pignataro Maggiore pronti per la mietitura per realizzare i “paccheri” di don Peppe Diana. Continua l’aggressione ai beni confiscati, “una rappresaglia continua e reiterata con il chiaro intento di colpire chi lavora per ristabilire la legalità e sta realizzando un’economia giusta e sana nel nostro paese» commenta don Luigi Ciotti, presidente di Libera, all’indomani dell’ennesimo incendio.

This entry was posted in home. Bookmark the permalink.

One Response to Il nemico dentro

  1. As a Newbie, I am constantly searching online for articles that can be of assistance to me. Thank you’s a Hey there! This is kind of off topic but I need some advice from an established blog post.