Il ticchettio del Fiscal Compaq

Abbastanza ridicoli i commenti dopo la vittoria di Hollande. La Francia è solo un’Italia con tre o quattro anni di politica socialista a debito di meno. E con un sistema bancario compromesso.

Ha ragione contabilmente la Merkel, il rigore non si tocca. La Francia è ormai troppo debole per metterlo in discussione. Ma il vero punto di questa tornata elettorale francese, anche se nessuno dei nostri soloni ce lo ha spiegato, è la semplice, ovvia questione del “muro cinese”. Il muro insanguinato dai suicidi di imprenditori italiani.

Perchè non riusciamo più a produrre una vite, una scarpa, un bicchiere. E ora nemmeno una macchina utensile?

Perchè Sarkozy ha puntato tutto su proposte (velleitarie)  di  protezionismo industriale? Perchè Hollande gli è andato dietro, ma con parole più fumose?

Il problema è che vi sono oggi in Europa solo due paesi fuori dal muro cinese. La Gran Bretagna con la sua industria finanziario-speculativa (che ci succhia il sangue) e la Germania con i suoi beni industriali di alta gamma. Gli altri sono condannati all’emarginazione, e a un destino greco.

Qui si gioca l’Europa, non su quella follia del Fiscal Compaq (60 punti di pil di riduzione del debito in Italia, ovvero il suicidio). Qui si decide tutto. Ritorniamo  a produrre. E come? Togliamo quote di mercato a tedeschi e cinesi sul mercato interno europeo?

L’alternativa è semplicemente a orologeria. E’ solo questione dei tempo perchè Spagna e Italia saltino. Hollande e Merkel sono avvertiti.

E Monti lo sa benissimo.

 

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