Grecia e Germania

Quando fai pagare a un popolo la follia della sua classe dirigente, il popolo comincia a diventare nazista.

Successe a Berlino negli anni 30 per colpa di americani e inglesi. Che non vollero intervenire nell’iperinflazione tedesca. Ed è successo in Grecia ieri, per mano tedesca. Dove la nazione egemone in Europa non ha punito la destra allora al potere, e le banche d’affari Usa inglesi che la consigliarono di truccare i bilanci nel 2007. Salvo poi, due anni dopo, martellare il popolo greco con un rigore rapidamente divenuto povertà di massa automoltiplicativa.

Se rileggete Weimar fino all’ascesa di Hitler la vicenda non fu poi molto diversa. Ma solo pochissimi libri di storia economica e finanziaria internazionale vi raccontano il cruciale ruolo silente anglo-franco-americano. La loro vendetta dietro le quinte. Levratrice di un mostro.

Simmetrie. Direi inquietanti.

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L’unica cosa che mi conforta è che, dopo la vittoria in Grecia dei para-nazisti e in Francia della Le Pen il trend mi pare chiaro, e così il suo ticchettio sinistro . Ora non vi sono più scuse, nemmeno per Berlino. L’orologio della grande crisi europea è in moto.

Si fermerà solo quando in Grecia, Spagna e Italia e Francia tornerà il lavoro produttivo.

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