Le conseguenze politiche di Monti

Se è vero quello che Monti sostiene e prevede (e non ho motivo al momento per dubitarne), ovvero che questo decreto liberalizzazioni produrrà un effetto a medio termine di crescita del Pil dell’11%, e a breve termine una più rapida uscita dalla recessione, le conseguenze di questa svolta andrebbero seriamente valutate.

Un’Italia aperta, concorrenziale e fluida. Un paese più innovativo e meno ingessato e costoso avrebbe bisogno, perchè questa svolta si radichi, di una diversa Pubblica Amministrazione e di una diversa classe politica.

Avrebbe bisogno di un’amministrazione più snella (per esempio con l’abolizione delle Province e il drastico ridimensionamento delle Regioni) e di una classe politica orientata ai cittadini e ai servizi, e non al populismo e/o agli affari da retrobottega.

I servizi, anche pubblici, non dovrebbero vivere di monopoli. E quantomeno dotarsi di sistemi di feedback dagli utenti (come ormai fanno tutte le aziende di qualità) usando l’enorme spazio digitale a disposizione. Ma feedback realmente utilizzati, non finti o di facciata.

Per esempio. Trenitalia ha realmente valutato la drastica chiusura dei treni notturni a lunga percorrenza sui giudizi degli utenti? E una nuova impresa concorrente non potrebbe riaprire queste linee “storiche”?

Una nuova classe politica, poi. Qui un saggio edito alla Bocconi, e anticipato in passi dalla Voce info, dice molto.

La svolta di Monti, se funzionerà (come credo), sarà di fatto la fine del Berlusconismo e del Leghismo. Ma anche di una certa sinistra con il bilancino dei piccoli privilegi e bilancini.

Quello che, faticosamente, si cerca di sostenere su questo blog. Una nuova generazione di classe dirigente allo stesso tempo modernamente colta e risorgimentale.

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One Response to Le conseguenze politiche di Monti

  1. Hanafi says:

    Have a look at a poll of a few days ago by peil.nl. About the rise of their third socalled pulipost party 50plus.In the poll it appears that confidence in the economy in general and ones own future financial position basically drives people to the pulipost parties. With the economy going sideways at best for at least 1 1/2-2 years, confidence is likley to fall further and likely the pulipost parties will rise further in the polls. Depending on alternatives (Germany has hardly any for instance; if it would be a first warning shot or a second (like in Holland, which probably will mean people actually voting for pulipost parties not only threatening (UK looks to be at 1 1/2(aka difficult to judge).What looks clear that it is simply a trend all over Europe.Holland with its voting system makes it only very transparent. Italy has Berlusconi somewhere in between the 2 (traditionals and puliposts). But with the Lega you are moving as well >1/3. Not that they would be able to make a majority government anywhere, but they make governing very difficult.