Meno male che esistono persone che pensano e capiscono. Come Guido Viale, che ha scritto un articolo abbastanza simile a quelli in cui mi sono prodotto qui nelle scorse settimane.
Il debito pubblico in Europa è la questione chiave per la ripresa, e per un modello di stato e economia meno demente di quello spacciatoci dai neoliberisti. La riduzione e la mutualizzazione del debito pubblico italiano è il presupposto di un possibile “terzo risorgimento” italiano.
E’ una questione europea e italiana. Epocale e di interesse generale. Un progetto di autentica banca centrale europea e forse di spinta su una statualità federale.
Sono molto contento di aver lavorato alla campagna elettorale della Lista Tsipras se è questo lo sbocco politico, se questo è il progetto.
Bravo Guido, vai avanti. E chiunque si presenti a Strasburgo che prenda questo impegno, storico. Che sappia parlare al Pd italiano che nel programma esibiva la mutualizzazione del debito, e così i cinque stelle. E persino Ncd e Forza Italia.
Che i nuovi eurodeputati italiani formino un “club”, una “lobby trasversale” per arrivare, insieme ai gruppi tradizionali, a una trattativa cruciale per un’Europa più umana, accettabile e un futuro che non sia dettato dai tassi di interesse estorti ai suoi cittadini.
Vai Viale, vai Tsipras e vai anche Maltese e Spinelli. Possiamo farcela.