Come hai ragione Boeri…

L’ex assessore Stefano Boeri, tra i presenti all’appuntamento, teorizza la necessità di rovesciare la piramide con un’opa degli elettori sul Pd: “Riportare in alto la base e gli iscritti e giù quel vertice che si è fatto beffa dell’intelligenza collettiva e della partecipazione”. A livello nazionale, spiega, è successo quello che è accaduto a Milano. “Usano le intelligenze che trovano per vincere le elezioni e poi le abbandonano a se stesse per fare quello che vogliono. Il partito dopo il voto ci ha mollato, i circoli non c’erano più, dei 170mila votanti di allora non è interessato più nulla”, dice l’assessore dimissionato da Pisapia perché disallineato. Ma più insopportabile e distruttivo ancora, a detta dell’archistar, è stato il maldestro tentativo di coprire tutto questo. “Bersani doveva dire chiaramente che abbiamo perso, sottoporre agli iscritti le scelte da compiere in una situazione di stallo e di difficoltà, se insistere coi Cinque Stelle, andare con Berlusconi o al voto. Il fatto di non aver ammesso la sconfitta con 3,5 milioni di voti persi per strada ha prodotto compromessi e risposte ancora peggiori che abbiamo tutti sotto gli occhi”.

(via il Fatto Quotidiano)

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Bersani non poteva dichiarare la sconfitta elettorale, dimettersi e aprire un dibattito nel Pd. Era infatti solo a metà dell’opera…..

La verità, grande come un grattacielo, andava dissimulata e taciuta. Nel più evidente atto di doppiezza politica della storia della sinistra italiana.

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