Da 31.612 iscritti al 30 settembre 2012 a 255.339 al 18 dicembre 2012. Queste cifre, dichiarate da Beppe Grillo in un post sul suo blog danno l’idea del fenomeno Movimento 5 stelle. Si tratta, ovviamente, delle uniche cifre disponibili (non esistono altre fonti, nemmeno sulle pagine dedicate al M5s).
Prendiamole però per buone. Queste cifre ci dicono che il M5s è letteralmente esploso negli scorsi sei mesi, prima con le elezioni regionali siciliane e poi soprattutto con quelle nazionali.
Crescendo di otto volte in novanta giorni.
Non credo si sia mai visto un fenomeno del genere nella storia politica italiana. In tre mesi l’M5s si è incrementato da una piccola dimensione da Idv o Sel a quella grande di un Pd (800mila iscritti, quest’ultimo, ma dichiarati all’ultima campagna di tesseramento del 2009).
Ad oggi è lecito pensare che l’M5s già veleggi oltre i 300mila iscritti. Prontamente chiamati, qualche giorno fa, in assemblee di “accoglienza” per illustrare l’attività dei gruppi locali e offrire loro spazi di attivismo politico sul campo.
Da dove vengono questi iscritti? I siti “ufficiali” non danno informazioni. Ma possiamo usare, come proxy, le indagini elettorali (le migliori) fatte dall’Ipsos di Pagnoncelli.
L’Ipsos stima, sugli 8,7milioni di voti presi da M5s, che un 31% provenga da elettorato proveniente dall’ex Casa delle Libertà (PDL + Lega Nord), il 24% da elettorato di PD e IDV (nel primo caso moltissimi delusi dalle primarie Pd in cui Renzi è stato fatto perdere) , da un 36% di elettori che nel 2008 avevano votato liste minori oppure si erano astenuti, oltre che da elettori giovani (18-22enni) al loro primo appuntamento di voto politico.
Gli elettori M5s , infatti, coprono il 64% degli elettori italiani 2013 nella fascia fra 18 e 34 anni. Per confronto il Pd copre il 69% nella fascia da 55 anni a 65 e oltre.
Il titolo di studi prevalente è la laurea o il diploma.
Identikit essenziale, quindi : L’M5s è un movimento appena nato, per almeno sette ottavi composto di neo-iscritti, attratti e mobilitati dallo Tsunami Tour di Grillo. Questi neo-attivisti sono oggi in fase di entrata nelle community locali (Meetup) e hanno (quando anche ce l’hanno, essendo per lo più giovani) provenienze politiche diverse: un terzo dal centrodestra (piccoli imprenditori, artigiani, lavoratori autonomi…), un terzo da area Pd (tecnici, neoalureati, professionisti, operai) e un terzo semplicemente giovani studenti preoccupati dal loro futuro.
Che cosa li accomuna e che cosa li divide?
Leggendo i commenti al blog di Grillo e girando sui meetup risalta una frase: “mettiamoci al lavoro per ricostruire il paese”. Senza sconti per nessuno. Sono “Costitutenti”.
Vogliono risultati, perchè la crisi morde. E vogliono risultati a breve. Non solo contro la casta, ma anche per sè, famiglia, azienda….
Gli imprenditori e i lavoratori autonomi, soprattutto i delusi da Berlusconi e Bossi, vogliono un clima fiscale meno oppressivo, e una pubblica amministrazione più agile, che funzioni e paghi. I professionisti un ambiente di legalità, i giovani una prospettiva nella ricerca, nel lavoro qualificato e nelle nuove imprese. Per non emigrare.
Il movimento 5 stelle di oggi risponde a queste aspettative? In gran parte no. Il 5 stelle che è entrato in Parlamento, come programmi e cultura, è ancora quello della prima metà del 2012, prima dell’esplosione.
E’ un movimento stratificatosi nel tempo: in parte No Tav, in parte ecologista radicale (decrescita felice), in gran parte legalitario e anti-casta. Con aggiunta di ricette economiche fortemente keynesiane.
Ma questa impostazione oggi funziona? Coincide solo in parte con gli 8milioni di “incazzati qualificati” che esprimono esigenze che vanno ben oltre il “costruito” negli anni iniziali dal 5stelle.
Per esempio il M5s non ha misure urgenti e strategie per contrastare la piaga italiota della burocrazia inamovibile e del vietnam di leggi e leggine. Salvo la “solita” abolizione delle Province.
Dice poco su un sistema della Giustizia, soprattutto civile, lasciato marcire da Berlusconi e che consente a me, marito, di uccidere mia moglie (e viceversa) senza finire in galera a vita. Pagando un buon avvocato di cavilli.
Dice poco sulla ricerca, sulle traiettorie scientifiche e tecnologiche che potremmo cavalcare (fotonica, robotica, micromeccanica, materiali, farmaci mirati) per generare imprese e quindi ripagarci nuovi investimenti in ricerca.
Qui credo sia la vera sfida politica per il movimento. Acquisire una cultura sua. Una sfida non solo per Grillo e Casaleggio.
Personalmente faccio il tifo per questi 300mila in cui, in gran parte, mi riconosco. Da blogger che ha cominciato nel 2002 ad alzare la voce.
E dò un messaggio ai neo-palamentari M5s. Studiatevi con cura, organizzati, le vostre nuove costituency. Attivatele lungo linee guida programmatiche effettive, radicali ma realistiche, senza rinchiudervi nelle sole ortodossie del passato. Eseguite, portate risultati (anche insieme al Pd).
In questo modo consoliderete un movimento di giovani qualificati quale non si è mai visto in passato, tanto impetuoso, nella storia d’Italia.