Se facciamo aggio sull’anno “eccezionale” del Governo Monti, il Pd non è al governo fin da quell’8 maggio 2008 in cui il governo Prodi, già dotato di una risicatissima maggioranza al Senato, fu fatto cadere nel modo in cui ha testimoniato De Gregorio agli inquirenti di Napoli.
Lo stesso governo Prodi nacque da elezioni “strane”, con accuse di brogli ancora non chiarite.
Insomma: un imprevisto “quasi pareggio” con Berlusconi e poi la mazzata finale di De Gregorio. Cornuti e mazziati, fase uno.
Nonostante questo Tommaso Padoa Schioppa riesce quasi a riportare sotto il 100% di il debito pubblico italiano in proporzione al Pil. Lo avessimo ora potremmo stare tranquilli e far ripartire l’economia con 50 miliardi di incentivi e sussidi per almeno due anni.
Dal 2008 al 2011 governa Berlusconi. Alla fine, sotto il peso del discredito europeo concede il micidiale anticipo di un anno dell’obbiettivo di pareggio di bilancio. Poi si dimette sotto la bufera finanziaria e Monti (richiesto da Napolitano) crea un governo di emergenza (sostenuto anche dal Pd) che necessariamente deve attuare una politica di pesante austerità, fino agli effetti automoltiplicativi negativi che purtroppo viviamo oggi.
Berlsuconi porta il debito dal 2008 al 120% del pil, autorizza la folle anticipazione del pareggio, Monti è costretto ad attuarla e…..le colpe oggi ricadono sul Pd. Cornuti e mazziati fase due.
Nei dodici masi di Monti si tenta la riforma elettorale. Il Pd in minoranza si batte ma è il centrodestra di fatto a mantenere il Porcellum. E così per la legge anticorruzione, su cui il Pdl fa le barricate. Oggi sono fallimenti ascritti al Pd. Cornuti e mazziati fase tre.
Potrei tediare ancora su queste vicende. “il Conque stelle non si alleerà mai con chi ha distrutto l’Italia”, dice Grillo. Sbagliando. Il Pd ha tanti difetti, (cordate interne, interessi anche occulti, arroganza….) ma non è affatto “chi ha distrutto l’Italia”.
Anzi, sarebbe bene che, finalmente potesse governare in condizioni decenti (senza l’incubo di Berlusconi) e possibilmente stimolato da soggetti nuovi, ancorati alla realtà del paese.
Temo che altrimenti i cornuti e mazziati saremo alla fine noi.