I mercati hanno paura di Berlusconi, l’Italia no

Oggi lo spread è salito, segno internazionale di paura di fronte ai rigurgiti politici del condannato in primo grado per maxi-evasione. Però tutti i bot sono stati venduti alla grande, otto miliardi, e a tassi in calo. Come interpretare tutto ciò?

Non è che per caso centinaia di migliaia di risparmiatori e investitori italiani ritengono ormai Berlusconi ininfluente sulle proprie valutazioni di rischio? Alias lo ritengono un arnese del passato?

Metterei questo paramentro anche nei modelli della City, di Francoforte e di Wall Street.

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