Beni comuni

 

 

Nè privato e nemmeno pubblico alla vecchia maniera.

L’idea di Lucarelli è notevole: ricostruire la politica intorno ai beni comuni e alla loro gestione partecipata. A partire dai comuni, dal territorio.

E’ la forma di opposizione dal basso possibile, e probabilmente duratura, oggi.

Certo che però, a cascata, dal fiscal compact europeo al patto di stabilità interno, questo movimento dei “Comuni per i beni comuni” avrà vincoli enormi. A meno di non riuscire a rendere lo slogan un sistema di pratiche auto-sostenibili.

Non è impossibile, forse, di certo sarà molto difficile. Ma Lucarelli espone finalmente un’idea. E un progetto. Dopo, a sinistra, anni di conservatorismo, di silenzio, (e di acquiescenza dalemiana al pensiero dominante).

 

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