Grillo, il congelato

C’è un buco nero che salta agli occhi leggendo i post sul blog di Beppe Grillo. Fateci caso, ma non c’è la crisi. C’è la guerra dei buoni contro i cattivi, c’è la palingenesi a cinque stelle, c’è il mitico reddito di cittadinanza, ma non c’è la crisi.

C’è, intorno ai post, nei bottoni su qualche libro o post passato.  Ma, chiusa la campagna elettorale, la crisi italiana non è più l’oggetto chiave di comunicazione del blog di Grillo. Ne ha preso il posto il M5s. Il “suo” movimento.

Non c’è la crisi e non c’è l’Italia che boccheggia e chiede interventi. Non ci sono i cassaintegrati, i disoccupati a cui si devono risposte immediate. Non c’è il rischio finanziario e il debito di un paese dato troppo frettolosamente per fallito. Non c’è politica di governo.

Ci sono i soliti nemici: i politici, il fisco, i corrotti, le banche…

Non c’è altro, nel blog,  che una prospettiva politica di opposizione. Facile, comoda, fantasiosa. Insultante quando serve.E chiunque voglia forzarla, dall’interno o dall’esterno al movimento 5 stelle, viene bollato come eretico.

Purtroppo però la creatura di Grillo e Casaleggio ha preso troppi voti per permettersi il lusso di una asettica e divertente opposizione. Oggi rischia di ballare sulle macerie di un intero paese.

Certo, può costringere il Pd di nuovo a un accordo contro natura, con l’eccelso Bunga Bunga. Può spingerlo a stritolarsi alla prossima tornata elettorale. Può provarci, ma è prevedibile che finisca anche Grillo nell’abbraccio mortale.

Oppure può semplicemente restare sull’Aventino, limitandosi a qualche disegno di legge parlamentare, mentre Pd e Pdl sono forzati a concordare un Presidente della Repubblica al ribasso, chessò una Finocchiato o (Dio non voglia) il massone Mps Amato.

Insomma, un Grillo congelato e che congela i suoi, forse nel freezer Casaleggio & Associati.

il 25% di italiani, un votante su quattro, vuole questo? Un movimento duro e puro, magari in perfetta linea con i totalizzanti scenari galattici di Gianroberto, ma assolutamente inutile per l’Italia? Assolutamente inutile per loro, i votanti?

E allora? Se il governo è un tabù assoluto per il M5s non lo siano l’elezione del presidente della Repubblica e i lavori parlamentari.

E il primo significa, detto in chiaro, Romano Prodi. Uomo capace di garantirci (come non è stato il predecessore) dal berlusconismo. Uomo capace di rappresentarci in Europa. E di presiedere un fase nuova.

E il secondo, il Parlamento operativo (con le sue commissioni) ha senso pieno solo con maggioranze e opposizioni formate in Parlamento. Altrimenti vanno riscritte tutte le prassi parlamentari.  Ma questo è anche fattibile.

Va ripensato un Parlamento fatto di tre minoranze all’incirca uguali. Vanno ripensate assegnazioni di cariche, procedure, organi decisionali. E’ utile, perchè nonostante si dica che si andrà a votare tra poco, nel frattempo così si può fare molto, per gli italiani in crisi.

Si può pensare a un governo del Presidente, oppure Bersani, di minoranza, fino alla fine di questa breve legislatura. Si può valutarne la durata,  fregandosene delle pressioni di Berlusconi e delle impazienze di Renzi, in base al lavoro parlamentare. Fatto un buon pezzo di lavoro si può tornare alle urne con una legge decente a doppio turno.

Fatto un buon pezzo di lavoro….eh Grillo?

 

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