Il migliore (alias il fuoridallepalle)

All’inizio, nel 2005, molti blogger (tra cui il sottoscritto) lo salutammo con entusiasmo, e persino affetto. Beppe Grillo apriva il suo blog vicino a noi, partiti chi tre o cinque anni prima, ma ancora in pochi.

Un blog bello, strutturato, piacevole da leggere e di contenuti che condividevamo. Poi però ci accorgemmo, già in pochi mesi, che Beppe Grillo non voleva essere un blogger. Non faceva conversazione nè comunità con nessuno. Non linkava altri blog. Non rispondeva nemmeno ai commenti dei suoi lettori, tantissimi e quasi sempre entusiastici.

Il suo blog non era nella cosiddetta blogosfera. Era qualcos’altro. Riprendeva a piene mani i contenuti elaborati da altri blogger, ma quasi mai li citava. Da post a post c’erano stili diversi, come se venissero scritti da più persone. Era un blog strano, diverso.

Certo, cresceva alla grande. Andava in sinergia con gli spettacoli di Grillo. Sfornava libri, cd e esibiva statistiche di accessi imponenti.

Ma…..quel blog era un’operazione costruita. Lo si cominciò a capire quando in rete circolarono messaggi e dossier telematici su moderatori occulti che eliminavano commenti e finivano per cacciare dissidenti e disturbatori.

Esattamente quello che è successo oggi. Lo stile di Beppe Grillo e di Casaleggio, che cominciammo a capire nel 2006, non è cambiato.

 

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