Ho ampiamente documentato, sulla precedente versione di Network Games, il track record di Massimo d’Alema e dei suoi accoliti negli scorsi vent’anni. Il patto della crostata, la distruzione dell’Ulivo, l’assenso all’illegale quotazione in borsa e ricapitalizzazione di Mediaset-Fininvest e il conseguente salvataggio di Berlusconi, la distruzione di Telecom Italia (saccheggiata da Consorte e industrialotti leghisti), di Alitalia e infine la bella epopea Bnl-Unipol. Per finire con il sistema Sesto (S.Giovanni) del dalemiano Penati.
Anche se non penso che Matteo Renzi sarà la catarsi o il salvatore della Patria, mi basta che minacci questa coesa e granitica (finora) accolita post-Pci. E possibilmente ce ne liberi. Per cui lo voterò.
Un po’ di aria nuova è necessaria, ormai.
E’ andato bene finora. Bene o male ha messo D’Alema in difficoltà (ed è il primo che ci riesce). Però si sta mostrando un po’ troppo disinvolto. Questa faciloneria nel farsi ospitare da un giro di finanzieri-cayman rischia di rovinare tutto.