Cantonata o no?

A una settimana dal suo editoriale sui “due Mario salvatori di…” non pochi arricabo alla conclusione, stando alla reazione dei mercati, che Eugenio Scalfari abbia purtroppo preso una madornale e enfatica cantonata. Anche io mi iscrivo tra gli scettici.

Però lui reitera, e spiega perchè è il solo (manco il Sole 24 Ore lo ha fatto e fa) a spiegare la grande operazione della Banca Centrale europea  anti credit crunch (e di sostegno ai titoli di stato dei paesi europei indebitati):

….la Bce dal canto suo ha mantenuto un basso profilo, probabilmente per non attizzare le critiche di quei Paesi che sono ossessionati dall’idea di dover aiutare Paesi “scialacquatori”.

Scalfari, evidentemente, ha un filo diretto e privilegiato con Mario Draghi, o con qualcuno a lui vicino.

Continuo quindi a sperare che la sua visione positiva, praticamente unica in Italia, sia fondata.

Non c’è bisogno di aspettare molto, del resto. Il 20 dicembre, tra tre giorni, dovrebbe partire la manovra della Bce sulle banche.

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Dopo Berlusconi

Dopo l’approvazione dell’”iniqua mazzata” forse potrebbe cominciare il vero dopo-Berlusconi.
Primo banco di prova la non svendita di un prezioso bene pubblico: le frequenze.
Dopo i voti vedremo chi è Monti. E cosa ci sta a fare. Per ora sta eseguendo, abbastanza a puntino, gli ordini emergenziali del “supergoverno”. Con una prospettiva certa di recessione pesante. Ben altro sarà far ripartire l’ex belpaese. Prima di entrare nel circolo infernale di recessione- nuovi disavanzi-altre stangate-speculazione su di noi- altra recessione……

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Il bazooka interbancario

Se ha ragione Scalfari (e non ho motivo per dubitarne)….il quadro delle misure prese giovedì è un bel po’ diverso da quello presentatoci: quasi un solo affannarsi intorno a un trattato fiscale comunitario, e a una limitata previsione di firewall Bce-Fmi.

Qualcosa non mi tornava, infatti. Possibile che mettano in campo solo norme e previsioni? E la Bce annunci un quasi scontato abbassamento dei tassi di interesse per le banche?

Invece alla Bce hanno deciso, Draghi in primis, di varare un gigantesco sportello a liquidità illimitata per annullare il credit crunch. E di accettare titoli di stato e altro come collaterali.

Questo significa che le banche europee continueranno a finanziare le imprese, con guadagni elevati e con altrettanto elevati guadagni avranno interesse a sottoscrivere titoli di stato per servirsene come collaterali.

E questo significa che saranno le banche, in buona sostanza, a comprare Btp e Bonos, difendendone il valore. E sgravando la Bce, in gran parte, dell’oneroso compito di difenderli.

Questa manovra, poco comunicata, risulta quindi essere la prima seria misura contro la crisi dell’Euro e per sostenere l’uscita dalla recessione.

 

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City of London nemesis

 

L’Europa ieri si è spaccata sul nodo dell’intoccabile attività speculativa della City di Londra . Su cui, evidentemente, campa la maggiore “industria” del Paese. Altre in Gran Bretagna hanno chiuso da tempo. Tanto tempo fa (qualcuno ricorda un prodotto industriale inglese?).

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Le banche e i fondi speculativi inglesi, così ben difesi da David Cameron ieri notte (al punto da spaccare l’Europa) si troveranno probabilmente in serie difficoltà, tra qualche tempo, ad operare sul mercato dell’Euro, che avrà regole diverse da quelle deregolamentate inglesi.

A quel punto i quartier generali di quelle banche e fondi speculativi potrebbero decidere che in Europa da Londra non si fa  più business. Quindi meglio chiudere le filiali della City e andarsene, chessò, a Hong Kong o a Singapore.

Con buona pace dell’illuminato Cameron, che ha sacrificato,  sul loro altare,  il popolo inglese. Oggi messo in un angolo dell’Europa, pur follemente difficile, ma necessaria a tutti.

P.s. Come è caduta in basso la Gran Bretagna! Un tempo era faro di civiltà e di libertà per le genti del mondo. Oggi è (stando ai fatti) un paese dominato dagli speculatori e dai finanzieri più funambolici. Dediti, insieme ad altri, a spolparci, con i loro computer superveloci. La Lobby più potente della terra che fu di Thomas More sono questi calcolatori senza umanità della City. L’utopia realizzata al contrario in un paese malato di vampirismo finanziario. Noi abbiamo avuto (e abbiamo) Berlusconi ma loro…

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Da un solito noto

Umberto Colombo, oggi sul Fatto Quotidiano, vince il premio per il miglior commento alla grande stangata di Mario Monti. Sono stati tartassati i soliti noti perchè altrimenti i mercati non avrebbero ritenuto credibile una manovra sugli elusivi e inafferabili ricchi. I poveri e medi, invece, con le loro cose al sole pagano di sicuro, e pagano salato. Quindi convincono i mercati a non fare carne di porco l’Italia, con danni ancora peggiori per i poveri e medi.

Ok. Ma ora che i poveri e medi hanno pagato questa forma di equità (chiamiamola così) che ne direbbe Monti di una vera manovra, in cui anche i seguaci di Berlusconi e del resto di furbolandia (e Gomorra), paghino il dovuto?

Una fase due è necessaria, altrimenti la manovra Monti verrà ricordata come la più formidabile spinta alla disuguaglianza economica (già grave e crescente) in questo povero Paese.

 

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Ne ho parlato con Alberto

Molti si interrogano oggi sul futuro di questo Paese.

Noi un’ideuzza ce l’avremmo: una base, safety net, uguale per tutti e sopra,  solo la libertà creativa.

Safety net: la si chiami reddito di cittadinanza o reddito minimo garantito poco cambia. Il punto è: qualunque casino ti capiti hai questo set di danaro, e di servizi, per vivere e ricomiciare.

Sopra: tutto libero, niente mammasantissima a cui baciare anelli, niente gienuflessioni, niente cordate, niente ordini, niente privilegi.

Ovvio. Più cresce la safety net, più si arricchisce di valore e servizi, più sei libero sopra, meno starai a novanta gradi.

La safety net è il comunismo. Il sopra è il mondo liberale. Ciascuno potenzia l’altro.  La società cresce sulle due polarità.

Potenzio con la crescita la safety net e, come in Francia, offro servizi alle gioveni italiane per fare figli. Ergo, esco da questo miserabile invecchiamento depressivo italiano.

E così via. Man mano che torno a crescere destino le mie risorse alla rete (che non è necessariamente di imprese pubbliche di welfare) e la rendo sempre più attiva, suscitatrice di crescita, attrattiva, entusiamente.

Fino ad un’Italia ringiovanita.

Pensate se il quarto del Pil italiano, oggi rubato da evasori, schiavisti di lavoro nero, criminali, mafiosi, dranghetisti e corrotti vari venisse investito in questa vera riforma….

Possiamo aiutarla? Così come ho comprato i Bpt pochi giorni fa, posso anche pensare di adottare un giovane. Ne sono convinto: il risanamento (Risorgimento) dal basso è oggi la vera frontiera della politica italiana. E chi non lo capisce, nella casta, è solo da rottamare (e sul serio).

Chi oggi, hic et nunc, segue interessi generali? Chi oggi ha una idea reale? E non solo per salvarsi il sedere a breve?

Meditate sui silenzi di questi giorni, elettori italiani. Facile parlare e sproloquiare dopo lunedì…..

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Di questo abbiamo parlato con Alberto, il mio forse unico lettore.

 

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Safety net, finalmente?

Ma la vera novità è che per la prima volta si parla dell’introduzione di un reddito minimo garantito per chi si trova senza lavoro.

Per anni abbiamo discusso in rete (su Rcm a Milano) di un reddito di cittadinanza come base di uno spazio di lavoro e di vita allo stesso tempo più libero e più sicuro. Poi tutto fu cancellato dal berlusconismo.  E da pezzi di sinistra conservatrice. Ora torniamo a quel 1996-98.  Quindici anni persi.
Comunque complimenti alla Fornero.

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Dedico questo post  a Andrea Balzarotti, inprenditore illuminato, che lanciò su Rcm la sua associazione per il reddito di cittadinanza.

 

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Governo globale

Ieri, per necessità, tutte le banche centrali del pianeta hanno abbassato insieme il costo del denaro per le banche. Per evitare il baratro del credit crunch, ovvero del blocco dell’economia globale.
Tutte le banche centrali del mondo insieme, sincronizzate. Per la prima volta nella storia.
Un caso?

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Cerbero, Lucifero, Gabriele e Michele

 

Molti anni fa, credo nel 92, sulla scorta del mio lavoro di cronista nell’informatica e nelle reti,  scrissi che ormai il mondo diveniva sempre più influenzato (alcuni dicono governato) da tre entità a rete super-umane:

Lucifero, la rete dei media

Gabriele, la rete dei cittadini

Michele, la rete delle imprese e del lavoro

Cerbero, la rete dei soldi.

Ciascuna di queste reti ha la sua potenza, e il suo ruolo.

Ma è l’ultima oggi che morde di più, sugli stati e persino sui superstati. E quindi su di noi.

Non pare esservi un bilanciamento adeguato da parte della migliore forma di convivenza umana finora trovata: lo stato democratico (in particolare in sofferta versione europea).

Corpi superumani e forme democratiche: equilibrio cercasi.

 Da allora questa rappresentazione elementare mi è rimasta utilmente fedele.

 

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Deprecatio temporis

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