Il bazooka interbancario

Se ha ragione Scalfari (e non ho motivo per dubitarne)….il quadro delle misure prese giovedì è un bel po’ diverso da quello presentatoci: quasi un solo affannarsi intorno a un trattato fiscale comunitario, e a una limitata previsione di firewall Bce-Fmi.

Qualcosa non mi tornava, infatti. Possibile che mettano in campo solo norme e previsioni? E la Bce annunci un quasi scontato abbassamento dei tassi di interesse per le banche?

Invece alla Bce hanno deciso, Draghi in primis, di varare un gigantesco sportello a liquidità illimitata per annullare il credit crunch. E di accettare titoli di stato e altro come collaterali.

Questo significa che le banche europee continueranno a finanziare le imprese, con guadagni elevati e con altrettanto elevati guadagni avranno interesse a sottoscrivere titoli di stato per servirsene come collaterali.

E questo significa che saranno le banche, in buona sostanza, a comprare Btp e Bonos, difendendone il valore. E sgravando la Bce, in gran parte, dell’oneroso compito di difenderli.

Questa manovra, poco comunicata, risulta quindi essere la prima seria misura contro la crisi dell’Euro e per sostenere l’uscita dalla recessione.

 

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14 Responses to Il bazooka interbancario

  1. Dr.Tenebre says:

    In pratica, se ho ben capito, hanno messo in piedi una specie di sistema di raccolta della spazzatura, in cui i titoli nazionali screditati vengono girati dalle banche alla BCE, che li “incenerisce”, dando loro in cambio moneta fresca e stabile?

    • Beppe says:

      La metti in termini molto pessimistici. I titoli pubblici restano in portafoglio alle banche, come collaterali. La ripresa del credito risolleva il tono delle economie. Le politiche di pareggio di bilancio e l’uscita dalla recessione ridanno credibilità ai titoli pubblici. Questa la bottiglia mezza piena ;-)

      • Dr.Tenebre says:

        va be ma chi pagherà gli interessi dei titoli gonfiati dalla recente sfiducia dei mercati?

        • Beppe says:

          Noi, o almeno chi non ha risparmi da investire in titoli di stato italiani tanto da rivalersi dei salassi. Il resto di noi pagherà il conto di Berlusconi, di tremonti, del bunga bunga, di Craxi, della Dc alla speculazione internazionale. E’ da vent’anni che finanziamo via interessi sull’inamovibile debito pubblico, vampiri ,criminali e evasori. Questo ci degrada e rende l’Italia un paese socialmente e mentalmente sempre peggiore. Anche per loro.

          • Dr.Tenebre says:

            quindi il bicchiere mezzo pieno è (anzi sarebbe, staremo a vedere) che si “calmano” i mercati finanziari, finisce la stretta creditizia, finiscono gli spread al 7%, ricomincia la crescita. il mezzo vuoto è che la classe medio-bassa si sobbarca i costi delle recenti convulsioni (e quindi si deprime la domanda).
            Basterà? o il default sarà solo dilazionato? Se è vero come tu hai scritto che questa crisi non è puramente finanziaria, i problemi che l’hanno causata sono ancora lì.

          • Emberlynn says:

            Glad I’ve finlaly found something I agree with!

        • Norm says:

          Smart thinking – a clever way of loiokng at it.

    • Sherry says:

      I’m shocked that I found this info so eiasly.

  2. Beppe says:

    Questa crisi ci sta forzando alla formazione di uno Stato unico europeo. Non c’è altro modo per confrontarsi con Usa-Uk da un lato (leggi Wall Street-Londra) e con la Cina dall’altro. Il processo mi pare inevitabile, ed è coerente anche con le profonde ristrutturazioni dell’energia, ricerca e lavoro dei prossimi decenni. Se l’Europa impara a difendendersi e a continuare a progettare il futuro (vedi 20-20-20), se riacquista il senso del lavoro, delle persone e dell’umanità (compreso un ritorno alla natalità) ne usciamo e trasciniamo anche gli altri su un percorso positivo. Altrimenti il sogno europeo si tramuta in incubo europeo.

  3. Dr.Tenebre says:

    la natalità non è un valore, sono gli altri che devono calare non noi che dobbiamo crescere. Per il resto, l’unità europea sicuramente è indispensabile, ma non so se l’Europa ce la farà. Comincio a sospettare che la coesione forzata porterà a una svalutazione dell’euro, come si faceva con la lira ai tempi.

  4. Kamren says:

    At last! Someone with the insight to solve the pbroelm!