Tutto cominciò una notte di ottobre 2016. A Favignana (Tp).Mi svegliai un mese dopo al civico di Palermo reparto rianimazione regolarmente con tracheo e sondino.
Sono stato per più di 15 giorni in coma farmacologico. I medici non capivano quale infezione avessi.E solo da una depurazione completa del sangue cominciai il dopo infezione.
Dopo venne il bello. Mi volevano mandare in velocità a Sciacca o a Cefalù per la riabilitazione. Ma mia moglie si oppose.
Il mese al Fatebenefratelli fu inutile se non distruttivo.
Forse ero capitato nel posto sbagliato.
Fu così che attesi la prossima vera tappa: il Don Gnocchi.
Cinque mesi in isolamento (già, mi ero beccato un virus resistente ospedaliero a Palermo ),
Fecero di tutto per rimettermi in piedi con i metodi tradizionali: nisba.
Poi al Mondino di Pavia.60 lunghi giorni in cui mi rifecero tutte le analisi. Unico risultato: encefalite acuta ,ovvero infezione al cervelletto in grado di cancellare una gran quantità di istruzioni. Soprattutto motorie.
Ma non mielite. Ovvero guaine dei nervi intatte.
Quindi all’Auxologico dove mi prescrissero terapie molto simili a quelle del Mondino.
Con il vantaggio di essere a casa mia,non in un ospedale.
Poi l’idroterapia in grandi vasche piene di acqua calda. Dove faccio esercizi di equilibrio.
Nel frattempo il mio cervello è del tutto saltato .Un tempo rinomato ora è una pappa indistinta intrisa di psicofarmaci.
Nonostante ciò ho ancora l’amore di una moglie che mi segue ogni giorno.