Scontato, prevedibile il comportamento presente e prossimo del puttaniere nazionale. Lo condannano, sotto il peso di evidenze indiscutibili e lui va a far saltare il banco. A meno di un illegale salvacondotto. Un’altra ennesima legge ad personam (per annullare l’interdizione perpetua ai pubblici uffici) ma stavolta firmata anche Pd. Con conseguente ulteriore autodistruzione suicida del Pd stesso.
Il ricatto di sempre, da venti e passa anni sulla scena di un’Italia sempre più degradata, e da lui. Il mio potere politico è superiore alla legge: risultato, il 25% del prodotto del paese, per imitazione, fuggito nell’illegalità. E l’autodistruzione dell’Italia.
O mi date quello che (illegalmente) mi serve per sfuggire alla giustizia, o metto in crisi il Paese. Se me lo date producete una vergogna illegale e quindi vi fotto, se non me lo date ho risorse superiori alle vostre per imbonire gli italiani. Vinco sempre io.
Non funziona più, caro Silvio. Le ultime tornate elettorali hanno mostrato, con estrema evidenza, che non convinci più nessuno con le tue panzane. Persino la balla dell’abolizione dell’Imu è servita a poco. Gli italiani sanno (salvo i tuoi complici) che tu sei stato il protagonista primo dei loro attuali guai.
Quindi noi andiamo a votare, ti spazziamo via. E tu vai in esilio in una delle tue troppe ville offshore.
La prossima tornata elettorale, credo imminente, sarà quindi all’insegna virale: togliamocelo una volta per tutte dai coglioni. Ha avvelenato e fatto abbastanza danni.
Non sarà un’elezione a norma di un Grillo ormai spompato, o di un Pd che si arrabatta a governare all’europea (il minore dei mali). No. Sarà il capitolo finale di Silvio Berlusconi, come soggetto politico.
Attento Cavaliere, stavolta se scegli di votare potresti finire in un fosso. Tu e il tuo ronzino Pdl.
Non ti conviene. Meglio l’esilio anticipato.