Il demone finanziario

 

Perchè non sta funzionando? Perchè, pur facendo noi i duri compiti di casa, loro continuano a bastonarci? Perchè il 2012  rischia di essere un anno disastroso per l’Italia?

Perchè Monti e Draghi continuano a nasconderci la verità?

Il segreto sta in qualche milione di righe di codice attivo sulle reti finanziarie.

La parola demone, in linguaggio informatico, nasce con Unix. Un programma che agisce continuamente in un sistema. 24 0re su 24. E fornisce servizi.

Oggi un mostruoso demone globale calcola di continuo convenienze e opportunità finanziarie. Millisecondo dopo millisecondo. E si focalizza naturalmente verso le aree di opportunità più evidenti. Primo il debito pubblico italiano.

Con l’arrivo di Monti, e la defenestrazione di Berlusconi, qualche parametro di fiducia si è mosso in positivo sull’Italia. Con l’approvazione dell’obbligata manovra forse anche. Senza, saremmo forse al default.

Ma i parametri importanti restano ancora quelli di prima. Un’Europa di chiacchiere e distintivo, dominata da una Germania ossessionata da un rigore autolesionista, quindi una Bce dimezzata. Un’Italia che resta allo scoperto. Nonostante Monti.

L’Italia è infatti un paese strutturalmente alla mercè della speculazione globale. Con un grande debito pubblico internazionalmente commerciato (a differenza della Spagna) non ha sostanziali strumenti per difenderlo. E questo nonostante sia un paese cospicuamente patrimonializzato e produttore di valore aggiunto industriale.

Ma, delegando all’Euro e alla Bce la politica monetaria, e sconsideratamente internazionalizzanado il suo debito, l’Italia è oggi soggetta a qualsiasi valutazione negativa di qualsiasi società di rating. Basta un giudizio un po’ pessimistico sulla manovra Monti da parte di una banca d’affari e il ciclo dello spread riparte (lo si è visto nei giorni scorsi). Basta che la Bce smetta di fare il paracadute per una settimana…..Morale.  Chi vuole spolpare l’Italia può farlo agevolmente, dato che non c’è il guardiano nel nostro pollaio.

Che è poi il pollaio europeo, cari tedeschi.

Per cui il nostro demone (di New York, Londra, Singapore, Pechino….)continua allegramente a calcolare profittevoli opportunità al ribasso sull’Italia. E spara ordini al millisecondo, di conseguenza.

La cosa ridicola è che noi paghiamo con il nostro lavoro, e i nostri sudati risparmi,  i millisecondi ribassisti del demone.

N0n solo: anche l’incapacità dell’Europa,  causa la Germania, a darsi un reale governo economico , la reticenza di Mario Draghi e della Bce a dirci come funzionano oggi davvero i mitici mercati. E forzare le azioni politiche su ciò che serve (anche alla Germania).

In Cina hanno appena inaugurato un supercomputer con 8mila processori paralleli (grafici) esclusivamente dedicato al calcolo finanziario. Per rivaleggiare con quelli di Wall Street e della City di Londra.

Allora, Caro Draghi: insieme alle dure manovre, insieme al rifinanziamento delle banche, serve o non serve un  vero firewall europeo anti- speculativo? Oppure l’Europa, in questa guerra (ed è guerra) deve restare senza protezione?

Scritto dal ventre molle, algoritmico, di questo continente.

 

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4 Responses to Il demone finanziario

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