Ne ho parlato con Alberto

Molti si interrogano oggi sul futuro di questo Paese.

Noi un’ideuzza ce l’avremmo: una base, safety net, uguale per tutti e sopra,  solo la libertà creativa.

Safety net: la si chiami reddito di cittadinanza o reddito minimo garantito poco cambia. Il punto è: qualunque casino ti capiti hai questo set di danaro, e di servizi, per vivere e ricomiciare.

Sopra: tutto libero, niente mammasantissima a cui baciare anelli, niente gienuflessioni, niente cordate, niente ordini, niente privilegi.

Ovvio. Più cresce la safety net, più si arricchisce di valore e servizi, più sei libero sopra, meno starai a novanta gradi.

La safety net è il comunismo. Il sopra è il mondo liberale. Ciascuno potenzia l’altro.  La società cresce sulle due polarità.

Potenzio con la crescita la safety net e, come in Francia, offro servizi alle gioveni italiane per fare figli. Ergo, esco da questo miserabile invecchiamento depressivo italiano.

E così via. Man mano che torno a crescere destino le mie risorse alla rete (che non è necessariamente di imprese pubbliche di welfare) e la rendo sempre più attiva, suscitatrice di crescita, attrattiva, entusiamente.

Fino ad un’Italia ringiovanita.

Pensate se il quarto del Pil italiano, oggi rubato da evasori, schiavisti di lavoro nero, criminali, mafiosi, dranghetisti e corrotti vari venisse investito in questa vera riforma….

Possiamo aiutarla? Così come ho comprato i Bpt pochi giorni fa, posso anche pensare di adottare un giovane. Ne sono convinto: il risanamento (Risorgimento) dal basso è oggi la vera frontiera della politica italiana. E chi non lo capisce, nella casta, è solo da rottamare (e sul serio).

Chi oggi, hic et nunc, segue interessi generali? Chi oggi ha una idea reale? E non solo per salvarsi il sedere a breve?

Meditate sui silenzi di questi giorni, elettori italiani. Facile parlare e sproloquiare dopo lunedì…..

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Di questo abbiamo parlato con Alberto, il mio forse unico lettore.

 

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6 Responses to Ne ho parlato con Alberto

  1. alberto says:

    confermo di essere assiduo lettore, ma smentisco di essere l’unico …

  2. Dr.Tenebre says:

    sarebbe bella l’idea della safety net, ma è scritto da qualche parte “l’Italia è una repubblica fondata sul lavoro”, quindi chi non lavora non mangia :)
    salvo eccezioni ovviamente.

    • Beppe says:

      La safety net serve appunto a creare capitale umano e cercare lavoro, non è una posizione statica, ma un sistema di servizi finalizzato a questo. E allo stesso tempo a ridurre l’incertezza del precariato e consentire una vita il più possibile prevedibile, in modo da generare un clima compatibile con la natalità. In decine di paesi civili c’è. Da noi è ancora possibile, passo dopo passo.

    • Carlee says:

      I never thought I would find such an everyday topic so enrthlaling!