City of London nemesis

 

L’Europa ieri si è spaccata sul nodo dell’intoccabile attività speculativa della City di Londra . Su cui, evidentemente, campa la maggiore “industria” del Paese. Altre in Gran Bretagna hanno chiuso da tempo. Tanto tempo fa (qualcuno ricorda un prodotto industriale inglese?).

————–

Le banche e i fondi speculativi inglesi, così ben difesi da David Cameron ieri notte (al punto da spaccare l’Europa) si troveranno probabilmente in serie difficoltà, tra qualche tempo, ad operare sul mercato dell’Euro, che avrà regole diverse da quelle deregolamentate inglesi.

A quel punto i quartier generali di quelle banche e fondi speculativi potrebbero decidere che in Europa da Londra non si fa  più business. Quindi meglio chiudere le filiali della City e andarsene, chessò, a Hong Kong o a Singapore.

Con buona pace dell’illuminato Cameron, che ha sacrificato,  sul loro altare,  il popolo inglese. Oggi messo in un angolo dell’Europa, pur follemente difficile, ma necessaria a tutti.

P.s. Come è caduta in basso la Gran Bretagna! Un tempo era faro di civiltà e di libertà per le genti del mondo. Oggi è (stando ai fatti) un paese dominato dagli speculatori e dai finanzieri più funambolici. Dediti, insieme ad altri, a spolparci, con i loro computer superveloci. La Lobby più potente della terra che fu di Thomas More sono questi calcolatori senza umanità della City. L’utopia realizzata al contrario in un paese malato di vampirismo finanziario. Noi abbiamo avuto (e abbiamo) Berlusconi ma loro…

This entry was posted in home. Bookmark the permalink.

5 Responses to City of London nemesis

  1. Cristiano says:

    Era da un paio d’anni che non mi capitava piu’ di leggere suoi (ottimi) articoli, non mi ero reso conto che si fosse cosi’ incattivito da allora.
    Cosa sta succedendo?

    http://blogs.telegraph.co.uk/finance/ambroseevans-pritchard/100013758/europes-blithering-idiots-and-their-flim-flam-treaty/

  2. beppe says:

    Mah, allora anche Bagehot sull’Economist si è incattivito…mala tempora currunt.

  3. Pingback: Dio salvi la City | Network Games