L’Euro è spazzatura?

 

Mi fa piacere che si stia instaurando un punto di vista sulla crisi non più dettato dai dogmi del pensiero unico. Guido Rossi ne è oggi un esempio, sul Sole 24 Ore:

È sempre stato estremamente stimolante apprezzare le lucide analisi sulla crisi economica di uno dei maggiori economisti viventi, Paul Krugman, il quale non ha poi mancato oltre che di sottolinearne con sapienza le cause, di indicarne spesso anche le vie d’uscita. L’ultimo articolo di venerdì su Repubblica, dal titolo “L’Europa può salvarsi solo se si libera dell’euro” presenta due argomentazioni. La prima, sull’attuale politica di austerity europea, precisa e indiscutibile; la seconda sul prospettato salvifico abbandono dell’euro, decisamente sbagliata, anche e soprattutto nei riferimenti storici. I suicidi dei disperati europei senza lavoro o degli imprenditori che vedono fallire insieme la propria azienda e la propria vita, sono fenomeni che hanno colpito in modo straziante anche Paul Krugman e l’opinione americana, memore della Grande Depressione. Le conclusioni di Krugman legano questi impietosi suicidi alla determinazione dei leader europei «a far commettere un suicidio economico all’intero continente». A questo porta senza ombra di dubbio la politica di austerity, imposta agli altri Paesi, soprattutto dalla Germania, e dal Leviatano burocratico-tecnocratico del capitalismo finanziario mondiale. E intanto, sulla pessima tenuta dei titoli del debito pubblico italiano, le grandi banche d’affari americane si arricchiscono abbondantemente, come ha dimostrato ieri Il Sole 24 Ore. E così la depressione invade tutti i Paesi europei.

Parole di questo genere, fino a pochi mesi fa, sarebbero state etichettate come di sinistra radicale. Ma le cifre sono ormai sotto gli occhi di tutti. Mettono sotto accusa non solo le grandi banche d’affari anglosassoni, ma anche i supposti regolatori (in primis Mario Draghi, all’uopo nominato e responsabile internazionale del comitato Fmi per le nuove regole finanziarie dopo la crisi del 2008) che non hanno, forse volutamente, combinato nulla.

Di fatto le grandi istituzioni hanno ballato sulla cassa da morto della depressione. Favorendo chi vi ha lucrato sopra, ad ogni occasione possibile.

Ora Bruxelles, se vuole sopravvivere a sè stessa in un’Europa che comincia a dare segni di disintegrazione, deve svoltare. E la vittoria dei socialisti in Francia, spero, ne sarà il catalizzatore.

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5 Responses to L’Euro è spazzatura?

  1. Cristiano says:

    ciao Beppe, ho trovato sta cosa

    http://www.prolunghiamoilgovernomonti.it/#

    si dicono anonimi fino al 30 maggio, il sito dicono sia registrato a
    BENVENUTI ARBORIO DI GATTINARA LODOVICO
    hai per caso idea tu?

  2. Cristiano says:

    Sulla irraggiungibilita’ di intenti c’e’ …una bella concorrenza li fuori. ;)
    Io li tengo tutti in considerazione fino a che posso cmq, per quanto abbia piu’ dubbi su altri.

    Non credo che sia un buontempone, posta troppo regolarmente sia su FB sia su Twitter.
    La mia grande paura piuttosto e’ che sia un gruppo di persone con intenti seri, ma di per se’ poco credibili, che possa solo affossare definitivamente quelle che sono le mie speranze (e forse e’ semplicemente quello che deve succedere).
    Ma se per caso e’ qualcuno in qualche maniera imparentato con questo

    http://it.wikipedia.org/wiki/Lodovico_Benvenuti

    e se fosse persona di dimostrato valore, circondato da altre persone di altrettanto dimostrato valore, sarebbe un grande simbolo, quanto di piu’ auspicabile in questo momento per raccogliere il consenso su un progetto decennale degasperiano post-guerra di ricostruzione (la riduzione del debito dal 120% al 60%, come da te spiegato Beppe, su un percorso di decrescita…quanto meno infelice possibile, facciamo cosi’).

    Se non lo fosse, ci avro’ fatto una figuraccia e ti avro’ fatto perdere tempo per l’ennesima volta. O forse l’ho gia’ fatta, chi lo sa’.