Munchau

Solo una maggioranza politica estremamente forte e coesa può ottenere quello che chiede Munchau sul Financial Times.

E’ il centro vero, reale per la prossima legislatura, di tutto questo ridicolo circo elettorale. Battere la Merkel. Altrimenti per noi sarà l’inferno del fiscal compact, l’austerità infinita. O, all’altro corno della demenza, l’apocalittica uscita dall’euro.

Tutto si gioca quindi su un governo forte, una maggioranza omogenea e determinata, e NON su una instabile coalizione anche guidata da Monti. Che così, dalla sua discesa in politica, parte matematicamente già sconfitto.

Monti ha aggregato intorno a sè un network di forze e di persone incompatibili alla lunga con il Pd, Un rassemblement, che punta a essere ago della bilancia, foriero di solita instabilità e di guai per l’Italia. Prima ce la si poteva permettere. Ora no.

Questo è il peso morto e la vera minaccia sul nostro futuro. Il solo aiuto, realisticamente, ci potrà venire da un Pd al 51-55%. Da una legislatura laburista italiana.

Non parliamo poi di Berlusconi, ormai l’ombra di se stesso.

O Grillo, un demagogo, un guitto sulla scala reale europea.

Tutto si gioca, gira e rigira, sulla forza elettorale e di governo stabile del Pd per la legislatura, cruciale. Piaccia o meno, anche a quelli di destra.

Che avrebbero in realtà ogni interesse, quindi, a votare Pd, per salvare aziende, patrimoni, futuro.

I numeri  sono molto precisi. Ci vuole un partito in maggioranza assoluta, Camera e Senato, per reggere la partita con la Germania, a capo dei paesi del sud europa. Per politiche economiche simmetriche. Compreso il finanziamento della crescita in Italia con fondi europei.

E il rischio di un’Italia progressivamente devastata è altrettanto matematicamente preciso. Sta nei 40 miliardi necessari ogni anno per venti anni per arrivare al 60% di debito su pil.

Una follia ratificata da un parlamento italiano di zombies sotto ricatto. Gli stessi in lista oggi.

Che buffonata!

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One Response to Munchau

  1. andrea says:

    vorrei fare un commento: non si puo’ equiparare i vari “partiti” come se tutti si proponessero (o fossero equivalenti come probabilita’) di arrivare al Governo.
    nello specifico, il M5S non ha reali aspettative di arrivare alla maggioranza relativa e quindi obiettivamente il votante medio si aspetta che un voto dato a loro SERVA per mettere una pattuglia sostanziosa di persone che, esterne al sistema, sia nelle condizioni di applicare una maggiore trasparenza e controllo sugli atti del prossimo Governo. Ed eventualmente a rafforzare col voto propositi nell’interesse generale (senza pregiudiziali di schieramento, credo)
    Purtroppo, ad oggi, i problemi del Governo Italiano sono imputabili anche al mancato controllo della opposizione, a voler usare una frase delicata..
    Ovvio che poi, nello specifico italiano, il giorno dopo il voto ci saranno distinguo, compravendite, ribaltoni etc. ma questo imputiamolo a(lle debolezze de)gli uomini piuttosto che alla forza delle idee.